Giornata mondiale dei Diritti umani - 10 dicembre – data di proclamazione della Dichiarazione universale dei Diritti umani nel 1948

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Circolare n. 58

 

Giornata mondiale dei Diritti umani - 10 dicembre –

data di proclamazione della Dichiarazione universale dei Diritti umani nel 1948

 

Il 10 dicembre 1948 è la data in cui viene proclamata la Dichiarazione universale dei Diritti umani, e, per richiamare l’attenzione di tutti sull’importanza e la difesa della dignità della persona, si invitano tutti i docenti e le classi, in  occasione della Giornata mondiale dei Diritti umani intende, ad individuare autonomamente - tenendo in considerazione le necessità della complessa fase di chiusura delle valutazioni trimestrali - momenti di riflessione all’interno del proprio percorso formativo.

Per contribuire alla riflessione comune si allega un piccolo testo del Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani che promuove una serie di attività, tra cui la lettura in classe del preambolo della Dichiarazione Universale dei Diritti umani; l’approfondimento dei personaggi più significativi e ideatori del documento, come Eleanor Roosvelt e René Samuel Cassin. Vengono suggeriti percorsi didattici strutturati sul tema dei Diritti umani e veicolati attraverso le nuove tecnologie che, nella nostra scuola, è affidata principalmente all’Area di potenziamento per la legalità che saprà richiamare precedenti esperienze di impegno diretto del ns Liceo, anche con percorsi proposti dalla Fondazione R.Kennedy ecc..

Saremo lieti di condividere e divulgare percorsi e prodotti degli studenti impegnati in attività di approfondimento e sensibilizzazione, anche laboratoriali, con cui potenziare le proprie competenze di cittadinanza su cui il ns Pof è già decisamente  impegnato. Si richiama la frase di Roberto Bobbio :

“I nostri diritti non sono altro che i doveri degli altri nei nostri confronti.”

 

Roma, 5 dicembre 2016

 

Il Dirigente Scolastico

Paola Bisegna

 


 

Il documento, elaborato dalla Commissione per i diritti umani, organo dell’ONU, fu presieduta da Eleonor Roosvelt e costituisce una sorta di cesura tra l’epoca precedente al 1948, in cui l’indignazione per le iniquità nel mondo era affidata a qualche sporadico intervento e la consapevolezza odierna della necessità di contrastare le diseguaglianze, acquisita grazie all’impegno di alcune personalità come Eleanor Roosevelt ,Peng Chun Chang, Charles Malik e John Peters Humphrey, il cui frutto più glorioso corrisponde al principio che i bisogni essenziali dell’uomo vanno salvaguardati in maniera sistemica e condivisa da tutti gli Stati del pianeta.

I Diritti umani costituiscono la più grande conquista e la massima espressione di civiltà a cui si possa tendere: dichiarare ufficialmente che la prevaricazione perpetrata ai danni dei propri simili non solo è ingiustificata, ma intollerabile, è un concetto di alta nobiltà, fondamento per qualsiasi relazione costruttiva, non solo tra cittadini di un unico Stato, ma fra i popoli in generale.

Riconoscendo la validità di tale Carta e applicandone alla lettera i trenta articoli, molti aspetti deviati della nostra società scomparirebbero: schiavitù, tortura, guerra, razzismo, violenza di genere, maltrattamento sui minori, depauperamento /abuso / inquinamento delle risorse ambientali, sfruttamento dell’uomo sull’uomo. I Diritti umani si configurano nella scuola italiana come una disciplina alternativa alla religione; ma in realtà di validità universale e trasversale; in definitiva l’educazione al rispetto dell’altro costituisce forse l’insegnamento più prezioso che si possa impartire alle future generazioni; non può esistere crescita culturale o alcuna forma di progresso scisse dalla sensibilità rivolta ai propri simili. Pertanto tale materia rappresenta una risorsa determinante per la crescita individuale degli studenti. Il mondo è tutt’altro che pacificato e l’Occidente non è più al riparo dai conflitti come egoisticamente e vanagloriosamente pensava di essere. Le conseguenze di politiche economiche deprecabili e alleanze “pericolose” hanno minato la sicurezza di tutti gli abitanti del pianeta.

Chiudere gli occhi di fronte alle sofferenze di profughi, di esuli perseguitati o semplici persone in cerca di migliori condizioni di vita non migliorerà il nostro presente e probabilmente comprometterà il nostro futuro, alimentando discriminazioni e odio ideologico-sociale. La grande stagione dei Diritti umani è soltanto all’inizio; molti cittadini grazie anche ai social network si scambiano idee, pensieri, immagini, testimonianze e possibili soluzioni circa i grandi temi umanitari. Con un click ci si può oggi opporre alla violazione dei Diritti umani, attraverso petizioni o la semplice espressione del proprio pensiero. E sono soprattutto i più giovani e acculturati a dimostrare maggiore sensibilità in tal senso. Ed è proprio alla gioventù che la scuola si deve rivolgere per promuovere conoscenze e stimolare la riflessione critica.

 

 

 

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